Un argomento che non mi stancherò mai di discutere con i miei clienti è proprio quello dell’importanza dei colori nella fotografia di famiglia.
Ma non solo dei colori, anche degli stili di abbigliamento utilizzati.
Nella mia attività di fotografo per famiglie mi capita di frequente che i clienti prendano un appuntamento per una sessione di ritratto, limitandosi a definire la data e l’orario.
Si presentano, poi, all’appuntamento ognuno vestito a modo suo. E’ evidente che nella scelta dell’abbigliamento da utilizzare si presta scarsa attenzione. Ognuno indossa ciò che crede le stia meglio oppure ciò che ha di pulito, in quel momento, nell’armadio.
Questo atteggiamento, raramente da buoni risultati. Il più delle volte, quello che ne viene fuori è un orgia di colori e fantasie che non giova nè ai soggetti, nè alla fotografia stessa.
Prima di ogni sessione di ritratto, sarebbe opportuno definire col fotografo la location da utilizzare ed eventualmente chiedere quali siano le tonalità e lo stile del set fotografico e adeguarsi di conseguenza.
Mettiamo, per esempio, che il fotografo scelga come location un prato in campagna. Qualche albero come cornice, fiori selvatici in primo piamo e qualche balla di fieno in lontananza. I clienti hanno deciso di vestirsi così: il figlio maggiore ha una felpa con cappuccio e jeans stracciati, la sorella il vestito buono della cresima, il papà pantaloni , giacca e camicia bianca, sua moglie camicetta di seta rosa e gonna grigia.
Credete che me lo stia inventando? Non sapete quanto sia comune, invece.
Immaginate la stessa scena con tutti i membri della famiglia con jeans e camicie a quadri (di colori diversi ma di tonalità simili), qualcuno con cappello di paglia, un mazzolino di fiori selvatici ed un cestino, magari con della frutta fresca.
Secondo voi quale delle due foto verrà meglio? Quale delle due potrà essere stampata in formato gigante ed esposta con orgoglio sulla parete principale della sala? La risposta è ovvia.
Allora, pensateci bene, la prossima volta che prenotate un servizio fotografico di famiglia. Non trascurate mai la fase di programmazione col fotografo, raccontate dei vostri hobby, di ciò che vi piace e programmate, programmate, programmate.
Per darvi un esempio tangibile di quello che ho scritto, vi allego due foto, guardatele bene e capirete tutto quello che ho detto qui sopra:
La prima foto, quella di sinistra dà un senso di appartenenza, parla di una famiglia unita e felice, tutto è armonia, l’abbigliamento, i colori, i palloncini coordinati, la luce morbida e avvolgente. La seconda foto, invece, mostra due persone, forse sono madre e figlia, forse sono solo conoscenti che si sono casualmente incontrate nel parco e stanno scambiando due chiacchiere.
In ogni caso io preferirei di gran lunga la prima foto, la seconda sembra quasi scattata per caso.
Di seguito vi mostro altri esempi, le foto sono prese dal web. Dove è stato possibile ho indicato i nomi dei fotografi che le hanno realizzate, dove non ci sono i nomi significa che non mi è stato possibile risalire all’autore, me ne scuso e ne garantisco la rimozione o la rettifica nel caso mi venisse richiesto.
Se a questo punto vi è venuta voglia di fare un bel servizio fotografico professionale, dati un’ochiata ai pacchetti disponibili e contattatemi qui.